Ciao Deme Dame, a scuola gli amici ti chiamavano così un po' per scherzo, un po' perché in tanti ancora non riuscivano a distinguere il nome dal cognome. Tu non frequentavi le mie lezioni, ti vedevo uscire e rientrare in classe, ci scambiavamo qualche battuta, avevamo a che fare per piccole formalità, insomma una frequentazione sfuggevole ed io ti ho conosciuto poco, eppure mi sei rimasto nel cuore come a tanti altri della comunità scolastica che ti ricordano e ti rimpiangono. Un giorno ti sei offerto di portami la borsa forse perché mi vedevi affaticata o forse perché ti piaceva sentirti utile in quella scuola di cui poco capivi il senso. Ma il ricordo più bello è quello di uno degli ultimi giorni di scuola : ti avevo incrociato per le scale e trattenuto per sapere come si concludeva il tuo anno scolastico; mi avevi piacevolmente sorpreso dicendomi che andava tutto abbastanza bene a parte le inevitabili difficoltà con l'italiano; eri contento e anch'io lo ero per te, mi hai detto anche che non era a scuola il tuo obiettivo principale ma il calcio, dove sapevo che eri una promessa. Ti ho incoraggiato a prendere dalla scuola tutto che poteva servirti per la tua formazione personale a non considerala un tempo perso, a perfezionare l'italiano che è lo strumento primo per fare meglio un po' tutto, mi hai regalato un dolce sorriso,avevi capito e mi hai detto un semplice “grazie prof”. Così ti ricordo, così voglio ricordarti. Ed ora che sei arrivato più in alto di tutti noi, ora le parti si sono capovolte : sei tu l'insegnante, sei tu l'allenatore, continua a sorriderci e a consigliarci, preoccupati del nostro andamento perché usiamo bene il tempo che ancora abbiamo e non perdiamo di vista l'obiettivo finale, perché alla partita decisiva non restiamo squalificati. Tu invece sei già in gara per il campionato del paradiso dove siamo sicuri ti classificherai ai primi posti. L'unico Dio, grande e misericordioso, che è padre di tutti gli uomini, ti accolga nel suo abbraccio infinito e per tutto ciò che hai dovuto lasciare e interrompere improvvisamente e prematuramente in affetti, sogni e progetti, Lui ti renderà il centuplo per l'eternità. Vai in pace, fratello venuto da lontano, ti sia dolce il riposo nella cara terra dei tuoi padri e grazie ancora per il bel ricordo che ci lasci di te.
Ciao Deme Dame,
RispondiEliminaa scuola gli amici ti chiamavano così un po' per scherzo, un po' perché in tanti ancora non riuscivano a distinguere il nome dal cognome.
Tu non frequentavi le mie lezioni, ti vedevo uscire e rientrare in classe, ci scambiavamo qualche battuta, avevamo a che fare per piccole formalità, insomma una frequentazione sfuggevole ed io ti ho conosciuto poco, eppure mi sei rimasto nel cuore come a tanti altri della comunità scolastica che ti ricordano e ti rimpiangono.
Un giorno ti sei offerto di portami la borsa forse perché mi vedevi affaticata o forse perché ti piaceva sentirti utile in quella scuola di cui poco capivi il senso.
Ma il ricordo più bello è quello di uno degli ultimi giorni di scuola : ti avevo incrociato per le scale e trattenuto per sapere come si concludeva il tuo anno scolastico; mi avevi piacevolmente sorpreso dicendomi che andava tutto abbastanza bene a parte le inevitabili difficoltà con l'italiano; eri contento e anch'io lo ero per te, mi hai detto anche che non era a scuola il tuo obiettivo principale ma il calcio, dove sapevo che eri una promessa.
Ti ho incoraggiato a prendere dalla scuola tutto che poteva servirti per la tua formazione personale a non considerala un tempo perso, a perfezionare l'italiano che è lo strumento primo per fare meglio un po' tutto, mi hai regalato un dolce sorriso,avevi capito e mi hai detto un semplice “grazie prof”. Così ti ricordo, così voglio ricordarti.
Ed ora che sei arrivato più in alto di tutti noi, ora le parti si sono capovolte : sei tu l'insegnante, sei tu l'allenatore, continua a sorriderci e a consigliarci, preoccupati del nostro andamento perché usiamo bene il tempo che ancora abbiamo e non perdiamo di vista l'obiettivo finale, perché alla partita decisiva non restiamo squalificati. Tu invece sei già in gara per il campionato del paradiso dove siamo sicuri ti classificherai ai primi posti.
L'unico Dio, grande e misericordioso, che è padre di tutti gli uomini, ti accolga nel suo abbraccio infinito e per tutto ciò che hai dovuto lasciare e interrompere improvvisamente e prematuramente in affetti, sogni e progetti, Lui ti renderà il centuplo per l'eternità.
Vai in pace, fratello venuto da lontano, ti sia dolce il riposo nella cara terra dei tuoi padri e grazie ancora per il bel ricordo che ci lasci di te.
La prof di religione della tua classe
P.Gasperoni